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Strada comune
La mia strada senza caseggiati,
senza tigli, ulivi o verdi acacie.
A volte pare un albero morto
su cui posano uccelli sperduti.
La mia piccola strada senza nome,
con gioie e paure ordinarie.
Senza le iridi bruciate dal sole
sarebbe fuori dal mondo per sempre.
Sono l’unico passante della mia strada
che solo a sera, quando dorme il silenzio,
si sveglia timida, sedotta,
ingannata dal richiamo d’altrove.
Traduzione di Anastasija Gjurcinova e Mia Lecomte, Nuovi Argomenti, 22.11.2021
Ацо Шопов, Слеј се со тишината, 1955
La figlia del poeta, Jasmina Šopova, ricorda alcuni momenti della vita del poeta e legge la poesia “Strada comune” in macedone.